La fondazione Colonna ha offerto alle famiglie una strenna natalizia con prodotti delle aziende locali e giocattoli per i bambini.
Come ogni anno, nel centro agroalimentare di Piediripa, si è svolta la tradizionale festa natalizia organizzata dal “Banco di solidarietà” di Macerata e dalla “Fondazione Girolamo Colonna”.
Nella giornata di ieri, le due realtà impegnate nel promuovere forme di solidarietà sociale, hanno dato vita ad un evento che, come sempre, scalda il cuore di numerose famiglie. Sono ormai alcuni anni che l’amicizia tra i membri della fondazione Colonna e i volontari del Banco di solidarietà contribuisce ad allietare il Natale di oltre 100 famiglie, assistite durante l’anno dal Banco.
La fondazione Colonna ha offerto alle famiglie una strenna natalizia con prodotti delle aziende locali (Oleificio Piccinini di Urbisaglia, cantina Conti degli Azzoni di Montefano, Tre Mori di Tolentino e Conad di via Silone a Macerata) e giocattoli per i bambini della Clementoni di Recanati.
La festa è iniziata con il saluto dell’assessore Marco Caldarelli e della vicesindaco Francesca d’Alessandro, che hanno sottolineato l’importanza del prendersi cura dell’altro, soprattutto in tempi difficili come quelli che stiamo attraversando. Una fattiva collaborazione tra istituzioni e associazioni diventa allora fondamentale per raggiungere quanti vivono nel bisogno.
Dopo la benedizione impartita a tutti i partecipanti da don Roberto, parroco di Piediripa, è intervenuto Ivan Capeci, presidente del Banco di solidarietà di Macerata. Nel centenario della nascita il presidente ha ricordato don Luigi Giussani: «Maestro innanzitutto di umanità, capace di valorizzare ogni inquietudine presente nel cuore dell’uomo. Dall’incontro con lui e dalla sua passione per ogni uomo sono nate numerose opere, tra cui i Banchi di solidarietà».
Ha preso infine la parola Nicola Colonna: «La fondazione Colonna sarà sempre con voi» ha esordito, rivolgendosi ai duecento partecipanti «sarà sempre al vostro fianco». Ha poi presentato la sua squadra di collaboratori, prima di lasciare spazio ai canti, ai balli e alla distribuzione delle strenne natalizie. «La pace si costruisce insieme, mattone su mattone, come recita il canto che tutti, grandi e piccoli, hanno cantato e mimato».